Nato a Fiume il 25.04.1927, ha compiuto gli studi secondari al Liceo Ginnasio Dante Alighieri di Fiume, conseguendo l’esame di maturità nell’anno 1945.
Rimanendo sulle orme del padre, egli dedicò alla medicina la sua intera carriera.
In seguito agli avvenimenti politici nell’ottobre del 1945 si è trasferito in territorio italiano, iscrivendosi alla Facoltà di Medicina di Padova nel novembre dello stesso anno.
Ha frequentato in qualità di allievo interno l’Istituto di Embriologia e di Istologia Normale negli anni 1945-1946, 1946-1947, 1947-1948, come risulta dal certificato del Direttore dell’Istituto, Prof. L. Bucciante.
Negli anni 1948-1949-1950-1951 ha frequentato regolarmente come allievo interno l’Istituto di Anatomia ed Istologia Patologica diretto dal Prof. Mario Raso. In questo periodo ha svolto indagini statistiche sul materiale autoptico dell’Istituto e, seguendo l’indirizzo del Prof. Raso, ha compiuto esperienze per l’allestimento della tesi di laurea, pubblicando due note (cfr. certificato numero 1 del Prof. Raso).
Ha conseguito la laurea con una tesi su “La reazione del tessuto muscolare all’introduzione di materiali oleosi” nel novembre del 1951 con punti 110/110 ed è stato ritenuto meritevole di uno dei premi Le Petit per la tesi di laurea.
Negli anni successivi ha continuato l’attività all’Istituto (cfr. certificato numero 2 e numero 3 del Prof. Raso), in qualità prima di medico interno, poi di assistente volontario (1951-1952) ed infine di assistente straordinario, dall’anno 1953, svolgendo ricerche in vari campi dell’Anatomia Patologica e della Patologia Sperimentale e pubblicando diversi contributi, come risulta dall’elenco delle pubblicazioni.
In quest’anno sposò Edvige, che dopo pochi anni morì tragicamente di sclerosi multipla. Da questa data ebbe sempre al suo fianco la governante Bruna, che si occupò di lui con estrema dedizione.
Proseguì la propria carriera accademica come assistente speciale presso la cattedra di Anatomia e istologia patologica, a partire dal 1953; dopo la Scuola di perfezionamento, insegnò all’Ateneo patavino come libero docente di Istochimica normale e patologica dal 1963 e di Anatomia e Istologia patologica dal 1965;
Negli anni 1952-1954 viene assunto presso la Ditta Manetti & Roberts di Firenze in qualità di ricercatore, e dal 1954 al 1959 lavora presso la Ditta Aesculapius di Milano in qualità di ??.
In questo periodo si è recato frequentemente all’estero, all’Istituto di Anatomia Umana Normale dell’Università di Colonia, (cfr. certificato del Prof. Tischendorf) e all’Istituto Neurologico di Vienna (cfr. certificato del Prof. Birkmayer) nell’intento di perfezionare le conoscenze relative alle ricerche in corso. Ha tenuto inoltre relazioni e comunicazioni sulle esperienze personali a congressi svoltisi a Strasburgo, Bruxelles, Parigi, Darmstadt e Vienna. A Ginevra, in occasione della Fondazione della Società Internazionale di Neurologia Vegetativa, è stato nominato Segretario (cfr. certificato della Prof. Coronini). In occasione della Relazione sulla Patologia delle Anastomosi arterovenose, tenuta a Parigi per il decimo anniversario della Società Francese di Angiologia e di Istopatologia, è stato accolto come membro di tale Società.
Nell’anno accademico 1955-1956 ha frequentato a periodi di tempo intervallati l’Istituto di Farmacologia di Milano, diretto dal Prof. E. Trabucchi, conducendovi alcune esperienze i cui risultati sono stati pubblicati (cfr. certificato del Prof. Trabucchi). Inoltre in diversi periodi dal 1955, al 1957, ha periodicamente frequentato l’Istituto di Anatomia Patologica di Modena diretto dal Prof. De Gaetani (cfr. certificato del Prof. De Gaetani).
Nel maggio del 1956 ha organizzato a Milano, in collaborazione col dr. Martini, il Symposium Internazionale sul Diencefalo, partecipandovi come relatore e curando in seguito la pubblicazione degli Atti presso l’Editore Springer di Vienna.
Ha portato inoltre a termine diverse traduzioni presso l’Editore Sansoni del compendio di “Patologia Chirurgica” di V. Orator e del volume sulla “Patologia del Sistema Nervoso Centrale e Periferico” di G. Peters, a cui ha aggiunto nell’edizione italiana la Parte Generale; presso l’Editore Vallardi ha tradotto la monografia di Max Clara sulle Anastomosi arterovenose (cfr. certificato del Prof. Tischendorf).
Negli anni trascorsi all’Istituto ha collaborato all’insegnamento, tenendo esercitazioni pratiche e lezioni sulla patologia delle ghiandole endocrine.
Specializzato in Angiologia e microcircolazione, i suoi interessi scientifici spaziano dalla biologia molecolare alla biochimica, fino ai problemi dermo-cosmetologici su base microvascolare.
Sergio Bertini Curri trascorse la sua vita tra Padova e Milano, dove stabilì la sua principale residenza.
Oltre ad operare come libero professionista, lavorò per la Fidia Farmaceutici SpA, importante casa farmaceutica con sede ad Abano (PD), inventando farmaci come il Tricortin e l’applicazione dell’Ipotalamina.
Nelle da lui fondate case farmaceutiche di Milano e di Bologna, produceva Materie Prime e creme da lui stesso formulate, come Diavase, Diaskin, Angis, Diacell, Must, alcune ad oggi ancora in commercio.
Non cessò mai l’attività di ricerca, con la pubblicazione di più di cinquecento articoli e dozzine di testi scientifici; studioso all’avanguardia, fu parte del primo gruppo di studi italiano sul Laser Doppler. Terminò la sua carriera insegnando alla Scuola di Specializzazione in Medicina dell’Università di Siena, ritirandosi poi nella sua casa di Milano, dove gestì, tra l’altro, uno studio di Biologia Molecolare, ricoprendo anche per molti anni il ruolo di Presidente della Società di Microcircolazione.
Oltre agli importanti risultati in campo medico, Sergio Bertini Curri viene ricordato come una personalità dagli interessi poliedrici in una varietà di campi: grande viaggiatore, appassionato di biologia marina, filosofia, poesia, architettura e, archeologia, in particolare quella etrusca. Adorava raccontare fiabe a sua figlia, che a sua volta adorava ascoltarlo quando sulle sue ginocchia condiva miti greci a particolari di fantasia. Il mito di Arianna, rapita dal Minotauro e salvata da Teseo era uno dei suoi racconti preferiti, accompagnato da disegni di labirinti e mostri, come Medusa e Cariddi.
La sua infanzia fu segnata da un evento traumatico, quale la deportazione e fucilazione della madre nel 1936, quando aveva solo 9 anni. Tabea Bolf “era stata imprigionata dalla polizia monarchica jugoslava condannata a 20 anni di carcere per spionaggio a favore dell’Italia venne rinchiusa in un penitenziario della Croazia con l’arrivo delle truppe italiane in territorio croato fu liberata e ritorno al fiume nel giugno 1945 fu di nuovo arrestata questa volta dai comunisti che in settembre la fucilarono a Tersatto”.
Cresciuto dal padre, il noto medico-chirurgo e Primario Dante Curri, sviluppò uno stretto legame affettivo con i fratelli Claudio e Decio (avuto in seconde nozze con Gigliola Vecerina).
La passione per la medicina contagiò anche il fratello più giovane Decio (1946-2002), che a sua volta diventò un affermato Neurochirurgo presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza.
L’interesse per l’archeologia, ereditato dal padre Dante e dal nonno Giuseppe, fu invece condiviso con il fratello Claudio (1929-1984), che vi dedicò buona parte della sua vita collaborando con la Soprintendenza Archeologica della Toscana in qualità di Ispettore Onorario: tra gli anni Sessanta e Settanta fu uno studioso molto attivo e pubblicò diversi articoli sulla rivista specialistica “Studi Etruschi”. Svolse scavi e ricerche in particolare nella zona di Vetulonia, compiendo ricognizioni e rilevamenti grafici e fotografici, che andranno a comporre il volume dedicato all’antica città etrusca della collana Forma Italiae; fu inoltre tra i primi a documentare la Necropoli di San Germano (Gavorrano, GR).
Lo stesso Sergio si dedicò a studi di carattere archeologico, applicandovi le sue conoscenze di chimica e biologia molecolare: assieme al fratello, infatti, pubblicò su “Studi Etruschi” un articolo dedicato allo studio dei costituenti lipidici nelle ceramiche antiche ed uno sui processi di degradazione degli affreschi di Tarquinia.
Talmente grande fu il suo interesse per lo studio delle aggressione batteriche a monumenti e affreschi, che fu invitato ad Atene per applicare un trattamento di sua invenzione ai marmi del Partenone e dell’Eretteo, con il fine di preservarli.
Sergio Bertini Curri morì nella sua casa di Milano il 11 ottobre del 2004, dopo una lunga malattia, lasciando l’adorata figlia Orsola, avuta dall’unione con Maria Luisa, e la sua seconda consorte Mirella
English
Born in Fiume on 25.04.1927, he completed his secondary education at the Liceo Ginnasio Dante Alighieri in Fiume, graduating in 1945.
Following in his father’s footsteps, he dedicated his entire career to medicine.
Following political events in October 1945, he moved to Italy and enrolled in the Faculty of Medicine in Padua in November of that year.
He attended the Istituto di Embriologia e di Istologia Normale as an internal student in the years 1945-1946, 1946-1947, 1947-1948, as recorded in the certificate of the Institute’s Director, Prof. L. Bucciante.
In the years 1948-1949-1950-1951 he regularly attended the Institute of Pathological Anatomy and Histology directed by Prof. Mario Raso as an internal student. During this period, he carried out statistical investigations on the Institute’s autopsy material and, following Prof. Raso’s guidance, gained experience in the preparation of his dissertation, publishing two notes (cf. certificate number 1 by Prof. Raso).
He graduated with a thesis on ‘The Reaction of Muscle Tissue to the Introduction of Oily Materials’ in November 1951 with a mark of 110/110 and was deemed worthy of one of Le Petit’s degree thesis prizes.
In the following years, he continued his work at the Institute (cf. certificate number 2 and number 3 from Prof. Raso), first as an internal doctor, then as a voluntary assistant (1951-1952) and finally as an extraordinary assistant, from 1953, carrying out research in various fields of Pathological Anatomy and Experimental Pathology and publishing various contributions, as can be seen from the list of publications.
In this year he married Edvige, who died tragically of multiple sclerosis a few years later. From this date he always had his housekeeper Bruna at his side, who looked after him with extreme dedication.
He continued his academic career as a special assistant at the Chair of Pathological Anatomy and Histology, starting in 1953; after the Postgraduate School, he taught at the University of Padua as a free lecturer in Normal and Pathological Histochemistry from 1963 and in Pathological Anatomy and Histology from 1965;
In 1952-1954 he was employed by the Manetti & Roberts company in Florence as a researcher, and from 1954 to 1959 he worked at the Aesculapius company in Milan.
During this time, he travelled abroad frequently, to the Institute of Normal Human Anatomy at the University of Cologne (see certificate by Prof. Tischendorf) and to the Neurological Institute in Vienna (see certificate by Prof. Birkmayer) in order to refine his knowledge of current research. He also gave lectures and communications on his personal experiences at congresses in Strasbourg, Brussels, Paris, Darmstadt and Vienna. In Geneva, on the occasion of the foundation of the International Society of Vegetative Neurology, he was appointed Secretary (see certificate by Prof. Coronini). On the occasion of the Report on the Pathology of Arteriovenous Anastomoses, given in Paris for the 10th anniversary of the French Society of Angiology and Histopathology, he was accepted as a member of that Society.
In the academic year 1955-1956, he attended the Institute of Pharmacology in Milan, directed by Prof. E. Trabucchi, at intervals, conducting some experiments there, the results of which were published (cf. certificate by Prof. Trabucchi). In addition, from 1955 to 1957, he periodically attended the Institute of Pathological Anatomy in Modena directed by Prof. De Gaetani (cf. certificate of Prof. De Gaetani).
In May 1956, in collaboration with Dr Martini, he organised the International Symposium on the Diencephalon in Milan, participating in it as a speaker and subsequently editing the proceedings for Springer, Vienna.
He also completed several translations for the publisher Sansoni of the compendium of ‘Patologia Chirurgica’ by V. Orator and the volume on the ‘Patologia del Sistema Nervoso Centrale e Periferico’ by G. Peters, to which he added the General Part in the Italian edition; for the publisher Vallardi he translated Max Clara’s monograph on arteriovenous anastomoses (cf. certificate by Prof. Tischendorf).
During his years at the Institute, he collaborated in teaching, giving practical exercises and lectures on the pathology of the endocrine glands.
Specialised in Angiology and Microcirculation, his scientific interests range from molecular biology and biochemistry to microvascular-based dermo-cosmetological problems.
Sergio Bertini Curri spent his life between Padua and Milan, where he established his main residence.
In addition to working as a freelancer, he worked for Fidia Farmaceutici SpA, a major pharmaceutical company based in Abano (PD), inventing drugs such as Tricortin and Hypothalamine.
In the pharmaceutical companies he founded in Milan and Bologna, he produced raw materials and creams he formulated himself, such as Diavase, Diaskin, Angis, Diacell, Must, some of which are still on the market today.
He never ceased his research activities, with the publication of more than five hundred articles and dozens of scientific texts; a pioneering scholar, he was part of the first Italian study group on Laser Doppler. He ended his career teaching at the School of Specialisation in Medicine at the University of Siena, later retiring to his home in Milan, where he managed, among other things, a Molecular Biology studio, also serving for many years as President of the Society of Microcirculation.
In addition to his important achievements in the medical field, Sergio Bertini Curri is remembered as a personality with multifaceted interests in a variety of fields: a great traveller, a lover of marine biology, philosophy, poetry, architecture and, archaeology, particularly Etruscan archaeology. He loved to tell fairy tales to his daughter, who in turn loved to listen to him when on his lap he seasoned Greek myths with fantasy details. The myth of Ariadne, abducted by the Minotaur and rescued by Theseus was one of her favourite tales, accompanied by drawings of labyrinths and monsters, such as Medusa and Charybdis.
Her childhood was marked by a traumatic event, namely the deportation and shooting of her mother in 1936, when she was only 9 years old. Tabea Bolf “had been imprisoned by the Yugoslav monarchist police and sentenced to 20 years in prison for espionage on behalf of Italy, she was imprisoned in a Croatian penitentiary when Italian troops arrived on Croatian territory, she was freed and returned to the river in June 1945 and was again arrested, this time by the communists, who shot her in Trsat in September”.
Brought up by his father, the well-known doctor-surgeon and head physician Dante Curri, he developed a close emotional bond with his brothers Claudio and Decio (he had a second marriage with Gigliola Vecerina).
His passion for medicine also infected his younger brother Decio (1946-2002), who in turn became an established neurosurgeon at the San Bortolo Hospital in Vicenza.
The interest in archaeology, inherited from his father Dante and grandfather Giuseppe, was instead shared with his brother Claudio (1929-1984), who dedicated a good part of his life to it, collaborating with the Archaeological Superintendency of Tuscany as Honorary Inspector: between the 1960s and 1970s he was a very active scholar and published several articles in the specialist journal ‘Studi Etruschi’. He carried out excavations and research particularly in the area of Vetulonia, carrying out reconnaissance and graphic and photographic surveys, which were to make up the volume dedicated to the ancient Etruscan city in the Forma Italiae series; he was also among the first to document the Necropolis of San Germano (Gavorrano, GR).
Sergio himself devoted himself to archaeological studies, applying his knowledge of chemistry and molecular biology: together with his brother, he published an article in ‘Studi Etruschi’ dedicated to the study of lipid constituents in ancient ceramics and one on the degradation processes of the Tarquinia frescoes.
So great was his interest in the study of bacterial aggression on monuments and frescoes that he was invited to Athens to apply a treatment of his own invention to the Parthenon and Erechtheion marbles in order to preserve them.
Sergio Bertini Curri died at his home in Milan on 11 October 2004 after a long illness, leaving behind his beloved daughter Orsola, from his union with Maria Luisa, and his second wife Mirella